Trapianti e prevenzione nella cardiochirurgia: un convegno dell'ACTI FVG

 

17 novembre 2010 - pagina 08 sezione: Pordenone da www.messaggeroveneto.it

 

Grande interesse e sala piena a Fiume Veneto in occasione del convegno promosso dallÔÇÖActi (Associazione cardiotrapiantati italiani, sezione del Friuli), incentrato sulle malattie urologiche nel post-trapianto.

 

"Le motivazioni che hanno spinto a organizzare l'iniziativa - ha spiegato il presidente del sodalizio, Nevio Toneatto - vanno ricercate nella volontà di divulgare lo spirito di solidarietà e di prevenzione che anima l'attività dell'associazione". Il dottor Giorgio Guzzi, specialista della cardiochirurgia di Udine, ha fatto riferimento ai numeri che sono il corollario all'attività del Centro trapianti friulano: 448 trapianti di cuore in 25 anni d'attività, 27 trapianti effettuati nel 2010 fino a oggi e oltre 330 persone che vivono con un cuore donato. Numeri che pongono la cardiochirurgia udinese tra le prime quattro in Italia.

 

E' spettata alla dottoressa Maria Abbinante la relazione centrale del convegno. Ha parlato delle varie e molteplici problematiche urologiche che interessano non solo i trapiantati di cuore: un'attenta analisi dei sintomi che comportano le varie malattie è alla base di una corretta prevenzione di neoplasie importanti. Il dottor Simone Crivellaro, chirurgo urologo, dal canto suo ha presentato la prima esperienza mondiale di asportazione di una neoplasia alla prostata su un paziente trapiantato di cuore, eseguita a Udine circa sei mesi fa, con una tecnica di chirurgia robotica. Grazie all'ausilio del robot "Da Vinci" un chirurgo ha potuto operare con una minima invasività: il paziente grazie a questa tecnica, ha potuto riprendersi in tempi brevissimi e con assenti problemi di recupero. Gli importanti progressi medici e scientifici nel campo del trapianto, però, non sono nulla se non c'é la donazione.

 

Chiara Lombardo

 

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